Vaja, leva eno-solidale

Un nuovo modo di aprire la bottiglia

PRESENTAZIONE INIZIATIVA

Ricordate Vaia, la tempesta senza precedenti che alla fine di ottobre del 2018 ha devastato il paesaggio delle Dolomiti, distruggendo in Veneto ben 12.000 ettari di boschi? In occasione del 53° Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier che si è tenuto a Verona dal 22 al 24 novembre 2019, Ais Veneto ha realizzato un cavatappi innovativo che porta lo stesso nome e vuole essere molto di più un gadget ufficiale, poiché il ricavato delle vendite sarà devoluto a un progetto di ricostruzione del patrimonio forestale della regione.
Il cavatappi, numerato e prodotto in edizione limitata, racconta una bella storia italiana che ha come protagonisti la creatività, l’abile artigianato, la sostenibilità e la solidarietà.

Vaja è disponibile online al prezzo di 55 € per il pubblico e di 50 €  per i soci. È ritirabile contattando la delegazione provinciale veneta più vicina e presentando il ticket di acquisto.

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Un patrimonio da ricostruire

Un patrimonio da ricostruire

L’ondata di maltempo che ha colpito il Veneto a fine ottobre 2018 ha raggiunto punte massime di accumuli d’acqua al suolo superiori anche al terribile 1966. Una “tempesta perfetta”, nella quale la montagna è stata la più colpita. Solo le centinaia di opere realizzate dal 2010 a oggi, la precisione dei modelli previsionali utilizzati, ha consentito di evitare danni peggiori. Sono circa 14 milioni tra faggi, abeti e larici, gli alberi caduti o spezzati dalla furia della bufera nella vasta area boschiva che va dall’Alto Adige al Friuli Venezia Giulia passando dal Veneto. Di questi ben 300.000 solo nell’Altopiano di Asiago. Un disastro paragonabile ai più di tre anni di conflitto della Prima Guerra mondiale. Si stima che questi territori saranno in grado di riprendersi in almeno in un secolo. Solo in Veneto, la regione più colpita, sono 12.000 gli ettari di bosco cancellati.
La desolante “conta dei danni” ufficiale dell’ente regionale è di un miliardo e 769 milioni di euro con 1.746 cantieri aperti per la ricostruzione. Un costo enorme quindi, non solo per il primo soccorso con le forze impiegate, l’assistenza alle popolazioni, il ripristino delle linee elettriche ma per anche lo spostamento delle macerie e per la liberazione da detriti ed alberi dalle strade ancora in corso in alcune zone. Proseguono tuttora gli interventi per la messe in sicurezza contro il rischio valanghe e il ripristino del tessuto boschivo, del paesaggio, della viabilità silvo-pastorale.

SOSTENITORI

Okinawa Operations

Okinawa Operations nasce nel 2017 da un ramo d’azienda della storica Okinawa Srl, che da più di 30 anni opera nel mondo della moda, progettando e producendo accessori personalizzati. Sotto la spinta creativa del fondatore Michele Ruffin, che con determinazione e maestria ha saputo realizzare e soddisfare le esigenze stilistiche più svariate, diviene punto di riferimento dei più rinomati brand del settore.
Nel corso degli anni l’Azienda ha strategicamente perfezionato e ampliato la gamma delle lavorazioni e dei trattamenti, peraltro frutto di una continua ricerca, arrivando ad offrire alla propria clientela le migliori e moderne soluzioni, mantenendo la caratteristica del vero “Made in Italy”. L’innovazione di prodotto, sviluppata di pari passo con l’innovazione di processo, i notevoli investimenti in termini di risorse, strutture e tecnologie, ha reso Okinawa fornitore qualificato di uno dei più importanti festival di musica elettronica, che accoglie circa 400.000 presenze l’anno. Grazie al team R&D, guidato da Michele Ruffin, che riesce ad unire lo stile alla tecnologia applicata, diviene l’unico fornitore in grado di fornire il bracciale con all’interno un microchip, indispensabile per l’ingresso al festival, garantendone la completa funzionalità.  
Recepite le nuove esigenze di un mercato sempre più attento orientato verso prodotti ecosostenibili, l’azienda mette a punto nuove tecniche di lavorazione applicate alle materie prime, pelle, cellulosa e sintetici, ponendo massima attenzione sia all’estetica che alla sicurezza per il consumatore e l’ambiente.   
JACROKI®, MICROKI®, HYDROKI® WHASHOKI® e HISTORIA TINCTORIA® sono i prodotti di nuova generazione, belli e performanti, applicati nei settori merceologici dell’interior design, abbigliamento, accessori moda, calzature, pelletteria, riscuotendo un inaspettato successo.

Hosteria del Durello

Nato nel 1957, lo chef Claudio Burato ha manifestato un precoce interesse per il mondo della ristorazione e della gastronomia. Ama ricordare come i suoi inizi siano stati segnati dall’amicizia con Giorgio Gioco, storico interprete della cucina veronese, che lo spronò a seguire la formazione alberghiera come cuoco, piuttosto che cameriere e gli indicò la strada maestra dell’interpretazione delle tradizioni gastronomiche locali. 
Dal 1981 Claudio Burato gestisce il ristorante di famiglia a Montecchia di Crosara, oggi rinominato Hosteria del Durello e divenuto punto di riferimento per la proposta delle bollicine autoctone della Lessinia in abbinamento a piatti tradizionali del territorio. Oltre che uno chef, è un appassionato inventore di oggetti utili alla ristorazione e al mondo della sommellerie. Ha realizzato Wice, una pratica glacette “a secco”, particolari tazze per il caffè corretto e un prototipo di cavatappi che ha perfezionato nel tempo, la cui ultima versione è Vaja, realizzato appositamente per il 53° Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier.

Farfalli

Maniago è città famosa nel mondo per la produzione di coltelleria e oggetti da taglio in genere. È qui che l’azienda Farfalli viene fondata nel lontano 1950 da Marino Farfalli, sulla scia di una affermata tradizione della lavorazione del ferro, ed in particolare delle lame, che dopo la seconda guerra mondiale vede sorgere numerose botteghe artigiane dedite proprio a questo tipo di produzione.
Dalla fabbricazione di temperini (gadgets turistici) sui quali venivano riprodotte vedute ricordo di importanti città italiane (il turismo era in pieno sviluppo nell’Italia del dopoguerra) la produzione iniziò a diversificarsi con altri articoli promozionali e con i primi cavatappi tascabili. La richiesta e la fabbricazione di questi ultimi è andata crescendo fino a che attorno agli anni ’70 la produzione di cavatappi è diventata l’attività caratteristica dell’azienda, la quale ha intrapreso un cammino di specializzazione in questo settore ricercando sempre nuove soluzioni e nuovi modelli per presentare una gamma di cavatappi che va dalla plastica al legno all’acciaio inossidabile. Il mercato di riferimento in pochi anni è passato così dall’Italia a tutto il mondo. L’azienda è stata condotta in seguito dai figli Giovanni, Mario, Germano e Armando, e dall’anno 2000 il testimone è passato al nipote Daniele. L’obiettivo è stato sempre quello di fornire un prodotto valido, utile e di ottima qualità, viene tenuto sempre sotto controllo il processo produttivo, dall’acquisto e selezione delle materie prime, alla progettazione degli stampi, ai sistemi di assemblaggio fino alle finiture per garantire sempre la qualità del prodotto.
Con un vasto campionario di prodotti che vanno dall’articolo strettamente promozionale al cavatappi professionale del sommelier professionista fino a preziosi oggetti da regalo o da collezione la Farfalli esporta i suoi cavatappi in tutto il mondo.

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